PAOLA CAMPIDELLI

«Paola Campidelli [...] attratta dai flutti marini che s’infrangono sugli scogli (Scogli, 1991), o dalle acque torrentizie che scorrono tra le rocce [...] trasferisce in nuove soluzioni il suo espressionismo con cui movimentava le sue trasfigurazioni iconiche, prevalentemente in azzurro, forse per cromatico contagio con il colore dell’acqua.
È attraverso le pulsioni espressioniste congenite alla sua ottica che la Campidelli, procedendo sullo spartiacque di iconico e aniconico, si spinge ai confini delle soluzioni neoinformali, in dettagli paesistici dalle cui acque affiorano riferimenti geologici, nella fattispecie rocce o scogli, su cui attua slittamenti cromatici antinaturalistici»
Giorgio Di Genova