PAOLA CAMPIDELLI

OPERE

ROCKS

«Quasi faglie, fessure, più vitali e genetiche, queste ultime, rispetto a quell’orografia organica che costituisce complessivamente il campo sempre nuovo nella sua particolare, circostanziata, conformazione; che d’altra parte appare sempre di richiamo sostanzialmente di natura, fino tuttavia all’ambiguità d’una metamorfosi organicistica che sembra implicare il tutto. E ove comunque, reiteratamente sviscerata, si compie dunque anche la traslazione allusiva dalla suggestione d’una materialità petrosa, ad una quasi imminenza d’organicità corporea. Così che non mi sembra possa risultare difficile immaginare come, attraverso un figurare ossessivamente insistito in una omologa ritualità quasi d’immersione in una organicitità sostanziosa, nei dipinti recenti della Campidelli,
si manifesti infine anche una sorta d’affezione erotica. [...] Un cercarsi e confessarsi attraverso l’immersione partecipe in un’organicità metamorfica, che si fa dunque anche corpo, ma che si fa anche in qualche modo orizzonte del tutto»
Enrico Crispolti